Come Essere Felici e Sereni – 6 Consigli Pratici

Si può essere felici da soli? E quando si è tristi?

Se stai leggendo questo articolo perché vorresti capire come essere felice nella vita, dove trovare la felicità quando tutto va male o quando ti manca qualcuno, sei nel posto giusto!

La felicità è un sentimento piuttosto astratto, per fortuna neuroscienze e ricercatori studiano con passione le persone per provare ad individuare un modello comune di felicità, una serie di “regole” che possono adattarsi alla vita di qualunque essere umano. Solitamente vengono condotti studi su intere popolazioni ed altri specifici sui singole persone.

Vediamo di presentare alcuni dei punti essenziali per capire come essere sereni e rilassati ogni giorno e per avere una vita più felice, positiva ed ottimista, analizzando le relative conclusioni a cui siamo giunti negli ultimi anni; perché in effetti lo studio e la comprensione della felicità sono materia piuttosto recente, possiamo considerare il punto di partenza negli anni ’50 con l’esordio della “Psicologia umanistica“.

Quando capirai come trovare la felicità, ti verrà automatico capire come essere più produttivo e concentrato sul lavoro, e soprattutto come essere più sicuro nella vita di tutti i giorni.

Felicità è realizzazione

Uno dei primi pensieri, nato negli anni ’50 da Abraham Maslow, fu relativo alla necessità dell’uomo di realizzare l’immagine del suo “sé ideale”; lo psicologo giunse quindi alla conclusione che per raggiungere il benessere e la felicità a lungo termine fosse indispensabile la realizzazione di questo obiettivo, tant’è che disegnò una piramide delle necessità umane in cui alla sommità, dopo tutte le esigenze fisiche primarie, prendeva il suo posto proprio l’autorealizzazione.
Questo potrebbe significare per qualcuno diventare un medico di successo, per qualcun altro lavorare per una multinazionale in una grande metropoli, piuttosto che avere cinque figli e vivere nel bel mezzo della natura con la propria famiglia.

È evidente che non sempre sia raggiungibile il tipo di vita desiderato, quindi quando non riusciamo ad incontrare il nostro ideale, nasce la necessità di trovare il proprio equilibrio interiore; da qui prende vita il legame tra:

Routine e Stimoli

Poiché la nostra vita sul lungo periodo altro non è che l’accumulo inevitabile dei giorni, dei mesi e degli anni che ci lasciamo alle spalle, scopriamo il bisogno di sviluppare una quotidianità priva di noia e monotonia a favore di una routine ricca stimoli e di ricompense. Se è vero che il cervello è un concentrato di reazioni chimiche, dobbiamo imparare a sfruttarle a nostro favore.

Iniziamo a distinguere le abitudini dalle dipendenze: le prime regolano la nostra vita e sono necessarie per non consumare energie in eccesso per prendere le decisioni quotidiane, sono sufficienti 21 giorni per fissare un’abitudine, quindi in tre settimane siamo in grado di migliorare la nostra vita, un’abitudine alla volta.

Le dipendenze hanno bisogno, fortunatamente e secondo alcuni studi recenti, di più tempo: si parla di 66 giorni. Queste si comportano in modo subdolo e tipicamente è abbastanza evidente, per conoscenza comune, riconoscerle: tutti immaginiamo che una passeggiata di 30 minuti nella natura possa essere una sana abitudine, mentre affondare i denti ogni giorno in una fetta di torta comprata al supermercato possa essere una pessima abitudine, con il potenziale di trasformarsi in dipendenza…

Per nostra fortuna possiamo facilmente trasformare quest’ultima in una sana abitudine, dal momento in cui non c’è spazio per troppi processi automatici durante le nostre brevi giornate.
Inoltre è bene ricordare che la forza di volontà ha la capacità di essere accumulata, quindi mangia quel pezzo di torta oggi e domani ti sarà più difficile resisterle; allo stesso modo non uscire per la tua passeggiata quotidiana di oggi e domani troverai un motivo in meno per affrontarla.

Felicità è piacere

Sebbene le dipendenze siano il peggior nemico per l’uomo, il cervello umano ha bisogno per natura di provare piacere, ed è qui che entrano in gioco le sane abitudini che provocano una ricompensa per il nostro cervello.

Secondo Mihaly (cognome impronunciabile) Csikszentmihalyi l’estasi è uno stato indispensabile per raggiungere la felicità tanto agognata. Secondo lo psicologo croato lo stato di Flow (flusso) sarebbe l’unico breve periodo durante il quale ci sentiamo davvero realizzati e questa condizione si presenta in specifiche situazioni in cui siamo totalmente immersi in attività che siano in grado di stimolare la nostra psiche; ritroviamo questa sensazione durante la pratica sportiva, ascoltando o creando musica e nella lettura, anche il cinema potrebbe essere in grado di provocare questa sensazione, eccetto quando finiamo a guardare la televisione per passare il tempo…

Come riconosciamo lo stato di flusso? Secondo Mihaly si verifica quando siamo totalmente immersi e concentrati, perdiamo la nozione del tempo e proviamo una chiarezza interiore.

Scopri i 3 consigli per raggiungere la sensazione di Flow.

Felicità è attenzione

In quest’epoca ricca di informazioni, in cui siamo costantemente connessi, è facile perdere l’attenzione necessaria a raggiungere il flusso tanto desiderato. Le distrazioni sono all’ordine del giorno e ne siamo tutti colpiti dal momento in cui abbiamo un banale apparecchio su cui riceviamo notifiche per i più futili avvenimenti.

In natura la distrazione è necessaria per la sopravvivenza, per la vita che conduciamo oggi invece è sempre meno indispensabile farcire la nostra quotidianità con distrazioni di ogni tipo.
Come disse l’economista Herbert Simon: “La ricchezza di informazione crea povertà di attenzione”.

Il nostro obiettivo dovrebbe quindi essere quello di selezionare quali distrazioni siano davvero indispensabili ed eliminare le superflue, a quel punto saremmo davvero in grado di concentrarci sulle nostre attività quotidiane, che sia semplicemente preparare la nostra ricetta preferita o leggere un libro.
Non permettiamo quindi ad un’applicazione di rompere il nostro flusso di attenzione, blocchiamo le sue notifiche.

Quando saremo in grado di sviluppare questo “super potere”, allora potremo essere più produttivi sul lavoro e nella nostra vita personale.

Quindi trovi qualche prezioso consiglio su Come smettere di procrastinare.

Felicità è buoni rapporti

Ebbene si, se stessi cercando di capire come essere felice da solo, dovresti sapere che i buoni rapporti con il prossimo ci renderebbero più felici sul lungo periodo; a tutti è capitato di notare come una persona nuova nella propria vita o una semplice serata in compagnia ci faccia sentire appagati. Siamo per natura esseri sociali.

Secondo Martin Seligman, padre della moderna Psicologia Positiva, i rapporti sociali sono indispensabili insieme alle nostre sane abitudini per una vita più felice.
Lo psicologo mette sullo stesso piano addirittura i buoni rapporti sociali e le funzioni fisiologiche quali la necessità di cibo e la regolazione della temperatura corporea, per rendere l’idea di quanto siano importanti le interazioni.

I rapporti sociali sono stati inoltre studiati a lungo, un esperimento iniziato più di 70 anni fa, nonostante le complicazioni portate dal decesso di alcuni soggetti studiati e dei neuroscienziati coinvolti, ha ampiamente dimostrando come come dietro ad ogni persona felice ci sia una buona struttura sociale, costituita a partire dai familiari.
Per esempio in tarda età si può sperare di godere di una migliore memoria se ai 50 anni si hanno avuto buoni rapporti sociali; durante gli 80 i ricordi rimangono ben definiti se si ha una persona con cui condividere la propria quotidianità.

Risulta quindi necessario mantenere buoni rapporti con le persone a noi care a partire da oggi, se si vuole sperare in una vita più felice, ora ed in futuro. Leggi anche Socializza ogni giorno per star bene con te stesso.

Felicità è creatività

La creatività nelle giuste dosi ci permette di uscire dagli schemi, poiché è importante capire che la vera vita è ora, è subito. Invece di guardare al futuro con aspettativa di benessere e felicità, dovremmo provare a vivere il momento presente al massimo del suo potenziale.

Come farlo? Semplicemente iniziando a cogliere piccole occasioni come grandi opportunità di novità nella nostra vita; cercando di vedere avvenimenti quotidiani da un’altra prospettiva per stimolare il nostro potenziale creativo. Potremmo, anzi dovremmo dedicarci ad attività stimolanti come la scrittura. E se non sapessimo da dove iniziare, potremmo tenere un diario, il metodo più semplice per descrivere le nostre giornate e le nostre emozioni, magari prestano attenzione ogni giorno a 3 situazioni che ci hanno fatto sorridere.

Scopri come sviluppare la tua creatività con questi 4 semplici consigli.

Felicità è salute

La salute rende felici? La domanda dovrebbe piuttosto essere: Come può renderci felici, se non siamo consapevoli della nostra salute?

Iniziamo quindi con una distinzione tra salute fisica e salute psichica; entrambe sono influenzabili dalla nostra volontà, anche in caso di problemi non causati dalla nostra trascuratezza, quali disturbi fisici o mentali.

Potremmo ricercare la consapevolezza della nostra salute in una pratica che in inglese viene definita “mindfulness”, ovvero “agire in modo consapevole”. Questo semplice stile di vita ci permetterebbe di non solo di concentrarci sulle nostre azioni, ma ci porterebbe anche ad un miglior equilibrio mentale.

Andiamo con ordine, quando dovremmo esattamente essere più consapevoli? Se come dice Feuerbach: “L’uomo è ciò che mangia”, allora la salute fisica sarebbe la diretta conseguenza della nostra alimentazione. Se mettiamo insieme i pezzi ne esce un consiglio per la nostra quotidianità, cioè: nutri il tuo corpo in modo consapevole; questo non significa solamente una corretta scelta alimentare, bensì una selezione di alimenti consumati in maniera consapevole, ascoltando l’energia del cibo che viene fornita al nostro corpo… Solo a questo punto potremo ritrovare un momento di pace durante il pasto solitamente vissuto con foga.

Per la nostra mente invece avremo bisogno di un momento di raccolta, per ascoltare il nostro respiro ed essere consapevoli di come si sente il nostro corpo.
Potremmo ritrovare questo attimo ogni giorno in una breve meditazione (altro non è che sedersi comodi ed ascoltare il proprio respiro per qualche minuto) oppure durante una passeggiata in un luogo tranquillo. Gli studi sulla pratica di meditazione sono molteplici e parlano chiaro: le funzioni cognitive vedono miglioramenti in poco tempo.

Per raggiungere il picco di consapevolezza dovremmo inoltre concederci un’attività fisica quotidiana, capace di mettere in moto il nostro organismo, i nostri muscoli e la nostra psiche. La sensazione a seguire è impagabile.

Scopri come Come curare il tuo fisico per raggiungere il benessere.

E i soldi?

Felicità non è denaro

Se volessi capire come essere sereno sul lavoro, diverse ricerche riguardanti la correlazione tra denaro e benessere psicologico confermano l’inutilità del denaro a favore di una psiche felice ed equilibrata. Quindi rilassati, e magari prova a divertirti quando sei al lavoro!

Il primo esempio lo abbiamo grazie a Festinger, psicologo statunitense che ideò un esperimento negli anni ‘50 volto a testare la percezione di alcuni volontari durante lo svolgimento di un compito banale. Ad alcuni venne offerta una minima ricompensa per svolgere una mansione, questi trovarono l’attività utile ed appagante; i soggetti del secondo gruppo vennero invece ricompensati con un importo decisamente maggiore e sproporzionato per svolgere lo stesso compito, questi percepirono l’attività come “noiosa”.

Una ricerca più recente ha invece analizzato la differenza tra i livelli di felicità di alcune persone a distanza di un anno dalla vincita al Superenalotto ed altre a distanza di un anno da un incidente che le ha rese paraplegiche, mettendole a confronto. Il ricercatore ha concluso che dopo diversi picchi in positivo o in negativo, i livelli di felicità a distanza di un anno fossero identici…
Sembra chiaro che il denaro e la felicità possano avere una relazione; e quando questa esiste sposta la nostra percezione della felicità in negativo.

Conclusioni

Concludiamo quindi ricordandoci che la felicità si trova nella nostra realizzazione personale e per raggiungerla dovremmo creare una routine ricca di stimoli ed abitudini salutari per il nostro corpo e per la nostra psiche.

Dovremmo cercare il flusso nelle nostre attività quotidiane, magari cercando di essere creativi e disposti alle novità. Circondandoci di amici e persone con cui condividere le nostre vite, piuttosto che dedicare le nostre energie nel gestire il nostro denaro.

Ora dovresti aver capito come essere più motivato, produttivo e sicuro nei confronti della tua vita quotidiana!

Non sarà forse che neuroscienziati e ricercatori conducano tutti questi esperimenti perché li rende felici e gli permette di sentirsi realmente realizzati?